Si chiamano alimenti funzionali e sono considerati dalla scienza il cibo della salute. Per riconoscerli, la Commissione europea ha messo a punto un’apposita guida dal titolo “Functional Foods” che ne passa in rassegna i benefici per l’organismo nelle varie età della vita, ai fini della prevenzione e della cura dalle malattie.

Per alimento funzionale si intende un cibo che in virtù della presenza di componenti fisiologicamente attive, determina un effetto benefico per la salute oltre la sua funzione nutriente di base.

Alimenti funzionali, il cibo della salute già dall’antichità

Sebbene l’espressione “cibi funzionali” ultimamente sia molto di moda - anche in verità per ragioni commerciali -, l’uomo da sempre dedica attenzione all’alimentazione attribuendole proprietà salutistiche e medicamentose. Lo spiega in un documento online anche l’Università di Ferrara, facoltà di Farmacia, che ricorda come un testo dell’antico Egitto, Il Papiro di Ebres (Regno di Amenhotep I 1534 a.C.), faccia riferimento alla pianta dell’aglio, la quale veniva impiegata per curare disturbi cardiocircolatori, parassitosi ed infezioni, proprietà confermate dalla scienza moderna che ne riconduce gli effetti benefici al solfuro di allile, un potente antiossidante e battericida.

Per sanare disturbi gastrointestinali, dli Egizi utilizzavano una bevanda a base di cicoria tostata simile al caffè, vegetale menzionato anche da Aristofane, Orazio e Ovidio. Tutt’oggi dalla radice di cicoria si estrae l’inulina e i relativi oligosaccaridi, particolari zuccheri capaci di incrementare positivamente il numero e l’attività dei batteri intestinali benefici.

La scienza moderna ha perfezionato e normato qualcosa che in antichità era abituale: sfruttare i poteri salutistici degli alimenti. Il cosiddetto “cibo spazzatura” è un concetto che si riferisce a una tendenza consumistica tutta contemporanea.

È però a metà degli anni ’80 che fu proposta in Giappone l’espressione “cibo funzionale” in seguito all’osservazione di un progressivo allungamento dell’età media attribuito a particolari effetti benefici svolti dall’alimentazione giapponese basata sul largo consumo di pesce, un alimento che apporta alla dieta un’elevata quota di grassi polinsaturi della serie omega-3 e di riso, in cui sono presenti carboidrati complessi. Il paese del sol levante sponsorizzò alcuni studi sul cibo e nel 1991 il Ministero della Salute e del Wefare stabilì la regolamentazione inerente alla etichettatura dei “Food for Specified Health Use (FOSHU)”. Parte tutto da lì.

Il potenziale effetto benefico svolto dai cibi funzionali è stato recentemente messo in risalto da un documento redatto dalla American Dietetic Association, la quale ha anche sottolineato come tali alimenti debbano essere parte della normale dieta in modo da essere ben distinti dalla categoria degli integratori.

Alimenti funzionali, cosa sono

Sono dunque alimenti funzionali la frutta, la verdura e i cereali che hanno alcune caratteristiche specifiche. Lo sono gli alimenti in cui dei componenti sono stati modificati, eliminati, sostituiti o potenziati per migliorarne le proprietà benefiche (per esempio i pomodori con più licopene, gli oli vegetali arricchiti di vitamina E, eccetera). È funzionale anche un latticino, per esempio, a cui è stato tolto un elemento: il latte magro, il formaggio senza lattosio o caseina. Lo yogurt con aggiunta di fitosteroli o probiotici, o altri elementi è pure un alimento funzionale.

In molti casi il cibo presente sulle nostre tavole è ipercalorico e allo stesso tempo povero di sostanze essenziali per il nostro benessere come fibre, vitamine e sali minerali. Questo ha spinto molte industrie del settore alimentare a dedicare una particolare attenzione agli elementi che fanno bene alla salute, anche per combattere obesità e sovrappeso, diffusi in Occidente. Ma tra i cibi funzionali non rientrano, ormai si è capito, le semplici vitamine. Parliamo piuttosto di sostanze di terza generazione come probiotici, inulina, flavonoidi, antiossidanti in genere, fruttoligosaccaridi, e così via. Molti alimenti funzionali sono già sul mercato, altri saranno sviluppati in futuro. La ricerca aiuterà le imprese ad andare, si spera, nella direzione giusta.

(Fonte – paginemediche.it)

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