Colon irritabile addio con la dieta Fodmap. Pancia gonfia, meteorismo, fastidio o dolore addominale, stipsi o diarrea, debolezza, sono spesso sintomi di una condizione benigna ma fastidiosa come la colite. Ne soffrono milioni di persone, ma la dieta può portare importanti benefici per tutti: eliminando per 21 giorni i cibi Fodmap, può migliorare l’intera sintomatologia, sebbene in genere il protocollo è previsto per 6-8 settimane. Nella prima fase si eliminano i cibi ricchi di Fodmap, che in seguito vengono gradualmente reintrodotti (challenge test).

Di cosa si tratta? Gli alimenti “Fodmap” sono in sostanza i cibi che fermentano: ovvero “Fermentable Oligo-saccharides, Disaccharides, Mono-saccharides and Polyols”, oligosaccaridi, disaccaridi, monosaccaridi e polioli. Si tratta di alimenti ricchi di zuccheri che, una volta digeriti, restano nell’intestino richiamando acqua (hanno proprietà osmotica). La loro sovra-fermentazione è ciò che causa i disturbi.

La salute intestinale dunque passa prima di tutto da una alimentazione sana e adeguata al proprio organismo. Vediamo nel dettaglio.

Dieta Fodmap, il regime senza cibi che fermentano nella pancia

La dieta Fodmap è stata illustrata sulla rivista Gastroenterology. Si tratta di un regime alimentare povero di sostanze che fermentano ed è spesso consigliato per trattare i disturbi della sindrome del colon irritabile, contro cui si è rivelata efficace in alcuni casi. Va precisato che ogni paziente è diverso e non esistono alimenti che vanno bene per tutti.

Una dieta corretta non è una dieta universale, ma il regime alimentare va stilato su misura per la persona, alla luce del fatto che possono esserci sensibilità individuali, uno stato di salute da valutare caso per caso, gusti e preferenze personali. Per questo l’elenco degli alimenti proibiti e consentiti nella dieta Fodmap è da intendersi esclusivamente come punto di partenza e non come guida rigorosa e adatta a tutti.

Dieta Fodmap, quali cibi evitare

Ecco allora una lista di alimenti fermentabili generalmente “proibiti” per chi soffre di sindrome dell’intestino irritabile.

Tra la frutta da evitare, ci sono: mango, anguria, susine, pesche, mele, pere, nashi (o pera-mela), pistacchi e anacardi.

Tra le verdure bandite per chi soffre di colon irritabile troviamo: asparagi, cipolla, aglio, porri, barbabietola, cavolo, verza, mais dolce, sedano.

Eliminare anche latte e suoi derivati (yogurt, formaggi a pasta molle, crema pasticcera e gelato).

E ancora no a: legumi, cereali come segale, grano e quindi pane, pasta e biscotti.

Dieta Fodmap: cosa mangiare in caso di colon irritabile?

Cosa mangiare dunque?

Tra la frutta fresca, gli alimenti consentiti sono: banana, arancia, mandarino, uva, melone.

Ok anche a mandorle (massimo 10 pezzi) e semi di zucca.

Tra le verdure sono amici: le zucchine, la lattuga, il pomodoro, i cetrioli, le carote, l’erba cipollina, i fagiolini.

Vanno bene la carne, il pesce, il tofu e i formaggi a pasta dura o i prodotti caseari senza lattosio.

Bene anche avena riso, quinoa e prodotti senza glutine.

L’aiuto di un nutrizionista o di un dietologo che possa elaborare uno schema alimentare personalizzato può infine rivelarsi davvero prezioso per combattere attraverso il cibo la sindrome del colon irritabile.

(Fonte – paginemediche.it)

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